Ema Stokholma racconta il suo dramma.Sono in pochi a sapere quello che le è successo. Il drammatico retroscena.
Ema Stokholma è oggi una conduttrice televisiva e radiofonica di grande successo, ma alle spalle ha una storia a dir poco drammatica. Per molto tempo ha tenuto nascosto il suo passato ma poi ha deciso di raccontarlo e di aprirsi a un pubblico che comunque non perde occasione di lanciarle qualche critica.
Una storia difficile a cui credere, un passato in cui racconta che la carnefice di tutto il male era colei che l’ha messa al mondo. Non ci aspetterebbe mai un racconto del genere eppure Ema ci è passata attraverso il suo trascorso e una mamma che la picchiava, che una volta le ha chiesto di buttarsi in un fiume.
Poi Ema ha deciso di scappare di casa, per il suo bene, per la sua salvezza. Lascia la Francia per arrivare nell’Italia in cui aveva un padre e in cui poteva trovare il suo angolo di paradiso. Così è stato, anzi proprio in Italia ha trovato molto di più, ha ritrovato se stessa e tutto quello che ha oggi.
Non è stato un percorso semplice, non poteva di certo esserlo, ma poterlo raccontare risulta essere una grande fortuna.
Questa è la dichiarazione più toccante che Ema Stokholma fa sul suo passato. Ha vissuto momenti che una bambina non dovrebbe mai vivere e questo l’ha ampiamente segnata. “Perchè quando mia madre si trasformava in un mostro riempiva tutto lo spazio con urla e botte.
“Mi infliggeva umiliazioni fisiche ma anche psicologiche” e poi conclude “anche in quel momento, in quel dolore, io sognavo, pensando alla vita bellissima che mi aspettava lontano da lei, non appena sarei stata abbastanza grande“.
Nei mesi scorsi Ema Stoccolma è tornata lì, nei posti della sua infanzia e i ricordi erano estremamente vividi nella sua memoria. Ha ripercorso la sua vita, il momento in cui era partita con sua mamma e suo fratello, ma anche la volta in cui è partita per non tornare mai più, per vivere e non sopravvivere.
È andata lì con Andrea Madonia e la casa dove vivevano oggi è vuota, anche se “era vuota anche quando ci stavamo noi dentro” e davanti a quell’acqua in cui sua mamma voleva si buttasse “ci ho sputato nell’acqua“.