“Ho pagato un prezzo”: Raffaella Carrà, quella confessione che cambiò la vita del suo pubblico | Il ricordo è sempre fermo
“A volte ho pagato un prezzo.” È l’inedita confessione di Raffaella Carrà a due anni dalla sua scomparsa dopo una breve battaglia (mai rivelata in pubblico) con un tumore ai polmoni. Una confessione che ha cambiato il suo pubblico per sempre.
Esattamente due anni fa, per la precisione il 5 luglio 2021, ci lasciava Raffaella Carrà, una delle icone per eccellenza della musica italiana e della televisione, che nel 1971 provocò uno scandalo su larga scala con il suo Tuca Tuca, ballato il 13 novembre con Enzo Paolo Turchi sul primo canale della Rai e che allora mise in atto una rivoluzione dei costumi in Italia.
La cantante e soubrette di origini bolognesi (e siciliane, visto che Angela Iris Dell’Utri, sua madre, era di Caltanissetta), che è stata per diversi anni anche giudice di The Voice of Italy a partire dalla prima edizione (lanciata nel 2013), soffriva di un cancro ai polmoni, ma non ha mai parlato in pubblico della malattia, preferendo tenere questo segreto per sé e continuare a fare, per quanto possibile, quello che ha sempre fatto: ballare, cantare e rallegrare i suoi spettatori.
Per questo la notizia del suo ricovero in una clinica di Roma, così come quella del suo decesso, è stata come un fulmine a ciel sereno. Pochissimi infatti, a parte lei e alcuni amici molto intimi, sapevano che soffriva della stessa malattia della madre. Una malattia che, come a sua madre (la Dell’Utri è deceduta nel 1986 a 63 anni), non le ha lasciato scampo, e sulla quale ha inciso anche il fumo delle sigarette.
I medici hanno dichiarato che, se non avesse fumato, sarebbe potuta vivere dieci anni in più. Questo però non è l’unico segreto emerso il giorno del secondo anniversario della morte di Raffaella Carrà. Ce n’è infatti un altro, che lei custodiva gelosamente e che è emerso soltanto di recente da un’intervista rilasciata anni fa.
Raffaella Carrà, la confessione shock “Me la sono giocata, a volte ne ho pagato il prezzo, ma non posso dire di non essermi divertita.”
Nell’intervista, ripresa anche da Famiglia Cristiana, Raffaella Carrà, ripercorrendo la sua carriera, ha dichiarato che la vita non è sempre stata facile per lei “Me la sono giocata, fino in fondo. A volte ho pagato un prezzo e altre mi è andata bene, ma non posso dire di non essermi divertita.”
Una confessione shock e che ha lasciato senza parole il suo pubblico, che è sempre stato abituato a vederla frizzante e senza pensieri. E invece di pensieri ne ha avuti anche lei, la “Raffaella Nazionale” (com’era anche conosciuta), che pur di realizzare i suoi sogni è arrivata a giocarsi il tutto e per tutto, a volte vincendo, altre andando incontro al fallimento.
Raffaella Carrà e quel dolore che non è mai riuscita a superare
Raffaella Carrà, per tutta la sua vita, non si è mai voluta legare a una figura maschile fissa. Con Sergio Japino, che è considerato il suo compagno di vita, ha condiviso prima un fidanzamento, poi una lunga amicizia durata per quarant’anni (è stato lui a dare al pubblico, sui social, l’annuncio della morte della Carrà), ma è stato l’unico a essere riuscito ad avvicinarsi così tanto al suo cuore.
Il perché è subito spiegato: i genitori di Raffaella si separarono quando lei aveva appena due anni e, quell’evento così traumatico, la segnò per sempre “Dopo aver avuto un padre play-boy, vi lascio immaginare che idea mi possa essere fatta del mondo maschile” dirà qualche anno più tardi in un’altra intervista. “È per questo che ho deciso di non sposarmi, mai. Ma ero comunque paga della mia vita sentimentale.”