“Mi manca”: Tullio Solenghi e la dedica toccante che sconvolge il pubblico | Lacrime a fiumi
Tullio Solenghi, in un’intervista rilasciata a La Repubblica, ha ricordato gli anni d’oro della carriera “Mi manca ancora molto. Non riesco a pensarci senza che mi vengano le lacrime agli occhi.” La sua dedica emozionante fa commuovere il pubblico.
Tullio Solenghi è senza dubbio uno degli attori teatrali, e non solo, più amati in Italia. In questi giorni, su Rai Uno, lo abbiamo rivisto durante la trasmissione Techetecheté in uno sceneggiato molto famoso, tratto da I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni (di cui quest’anno si celebrano i 150 anni dalla morte), che l’attore genovese ricorda molto bene.
“Sì, all’epoca quello sceneggiato-parodia fece 15 milioni di ascolti. Un successo che non si è più ripetuto” ha rivelato Solenghi in una lunga intervista rilasciata a La Repubblica. “I momenti più belli li ho vissuti interpretando Renzo e l’Innominato.”
Prima di arrivare però a I Promessi Sposi, Tullio Solenghi ha dovuto fare una lunga gavetta. Pochi lo ricordano, ma nel 1977, dopo aver esordito in televisione a Chi, programma diretto da Pippo Baudo, l’attore genovese cominciò a costruire le sue prime gag comiche a fianco di Beppe Grillo, un suo conterraneo.
Con Grillo, durante i suoi primi spettacoli di cabaret, lui faceva un tempo, mentre lui un altro “Poi arrivava la sera e Beppe sospirava: “Belìn Tullio, abbiamo fatto ridere almeno il 70% del pubblico: due spettatori su tre. Ogni tanto ci sentiamo ancora: non parliamo mai di politica, solo di quei tempi.”
Tullio Solenghi e il suo ricordo dedicato ad Anna Marchesini “Mi manca ancora molto. A volte mi sembra di rivederla.”
È però nel 1982 che la vita di Tullio Solenghi subisce una svolta quando, insieme all’amico Massimo Lopez, che aveva conosciuto durante i suoi sette anni passati alla scuola del Teatro Stabile di Genova, e ad Anna Marchesini, fonda quello che passerà alla storia della comicità italiana come Il Trio.
“Sfogo totale: creatività, divertimento. Un successo incredibile,” ha riassunto in poche parole, mentre con la memoria riviveva quel passato che ora non c’è più. Soprattutto perché manca una parte fondamentale “Anna è ancora una parte di me. Mi manca molto. Definirla amica è troppo poco. Per me era come una sorella. Siamo stati insieme per dodici anni, ogni giorno almeno una telefonata parlando di quel che avremmo potuto fare insieme.”
Tullio Solenghi, l’unico rimpianto dell’attore
Tullio Solenghi, ripensando al passato, ha un unico rimpianto: non aver mai fatto un film con Massimo Lopez e Anna Marchesini prima che fosse troppo tardi “Forse avremmo dovuto fare cinema, ma erano anni di crisi e nessuno voleva investire.”
Su una cosa è sicuro: Anna Marchesini, scomparsa nel 2016 a seguito di un’artrite reumatoide, rimarrà per sempre nel suo cuore ed è stata la più grande attrice della sua generazione “La sua ironia, le mille espressioni…era semplicemente straordinaria.”