Sara Ventura, la confessione devastante che ha sconvolto terribilmente la sua vita: “Ho subito molestie di ogni tipo…”
Una nuova confessione scuote il mondo dello sport: le sconcertanti rivelazioni di un’ex campionessa del tennis sugli abusi subiti.
Sport professionistico e abusi. Un binomio che non dovrebbe esistere è finito fin troppe volte sulle prime pagine dei quotidiani non solo sportivi e tra le aperture dei siti web, facendo emergere retroscena sommersi trasformatisi ben presto in veri e propri romanzi dell’orrore.
L’ultimo esempio risale allo scorso autunno, quando le denunce di ex ginnaste della nazionale italiana di ritmica hanno scoperchiato un pentolone fatto di confessioni inerenti ad abusi fisici, violenze e vessazioni psicologiche.
Le indagini scattate subito dopo le prime denunce sono ancora in corso, tuttavia nessuna condanna potrà restituire a quelle ragazze non solo il sogno di sfondare nel proprio sport preferito, ma soprattutto la spensieratezza di quegli anni, macchiati dalle conseguenze di cicatrici indelebili sul piano psicologico oltre che di problemi di salute risoltisi solo dopo tanti anni.
La ginnastica non è però l’unico sport nel quale il rapporto tra atlete e allenatori è spesso troppo morboso. Si pensi al tennis, del quale è stato un talento Sara Ventura, che dopo aver abbandonato precocemente l’attività professionistica si è lasciata andare a racconti-choc sugli abusi subiti dal proprio allenatore.
Sara Ventura, il racconto choc: “Dormivo con la racchetta vicino”
Intervistata da ‘Vanity Fair’, Sara, oggi personal trainer di successo, ma vincitrice di 15 titoli italiani e capace di raggiungere la 250a posizione nel ranking WTA, è tornata sui drammi vissuti durante la propria carriera, in particolare quando le capitava di dividere la camera d’albergo con il proprio allenatore: “Ho subito abusi di ogni tipo. Anche sessuali, diverse volte. Avevo 13 anni e dovevo stare attenta che di notte andasse tutto bene. Ho imparato a dormire con la racchetta vicino“.
Agghiaccianti il racconto di un episodio in particolare: “Il giorno dopo uno dei tentativi di incursioni notturne giocai una partita dei campionati europei. Stavo vincendo 5-2 e mi sono permessa di tirare forte la prima palla di servizio: era un rischio ma ero consapevole che, se avessi sbagliato, avrei potuto contare sulla seconda. Purtroppo sbaglio. L’allenatore si alza in piedi e mi urla: ‘Testa di ca**o, ti mando a casa a calci in cu*o”. Detto fatto: quella partita poi l’ho vinta, ma lui non mi ha permesso di giocare per tutto il resto della settimana“.
La nuova vita di Sara Ventura, stella del Crossfit
Solo omonima della sorella della conduttrice tv Simona, Sara Ventura è stata capace di rifarsi una vita dopo l’addio al tennis affermandosi nel campo del Crossfit e del functional training, da sempre la sua seconda passione, fino a diventare direttore tecnico della palestra che porta il suo nome, a Milano in zona Navigli, in uno spazio che ospita anche mostre d’arte, eventi e shooting pubblicitari: “Non avevo i mezzi, neppure economici, per ribellarmi a quel sistema di ingiustizie e abusi. Se parlavi, se uscivi dalla federazione, la tua carriera era finita. Tutti sapevano, nessuno diceva una parola” ha aggiunto Sara, che ha raccontato la propria storia in un libro, “A testa alta” (De Agostini, 2021).