Mago Forest, prima del successo ecco dove ha lavorato: La notizia devasta il pubblico
Comico e showman di successo, il Mago Forest, al secolo Michele Foresta, si confessa: e svela un particolare incredibile
Attore, comico, conduttore. Ma non solo. Michele Foresta è il classico esempio di “self made man” della televisione. Lo showman siciliano, appena tornato protagonista in tv, su Sky, nel nuovo show della Gialappa’s Band, ‘Gialappa’s show”, si avvicina a tagliare il traguardo dei 40 anni di una carriera iniziata nel 1984, ma che l’ha visto arrivare al grande pubblico solo diversi anni più tardi.
Nativo di Nicosia, in provincia di Enna, per farsi largo nell’amato mondo dello spettacolo Foresta è stato costretto a lasciare la Sicilia per trasferirsi a Milano. Qui il futuro Mago Forest si è fatto le ossa in una scuola di teatro, il vero grande amore di Michele, per poi iniziare la gavetta come cabarettista in alcuni locali milanesi.
Non ci volle molto tempo per dimostrare di avere talento, così ad accorgersi di Foresta furono quasi subito attori già affermati, come Nino Frassica, ma soprattutto geni della televisione e dello spettacolo come Renzo Arbore, che scritturò Michele per “Indietro Tutta”, dissacrante e al tempo stesso avveniristico show del 1988 su Rai 2, fucina di altri futuri protagonisti della televisione come Francesco Paolantoni.
La svolta definitiva si ebbe a metà anni ’90 con l’approdo a Zelig, programma del quale Foresta detiene il record di presenze alle varie edizioni. Questo, a notorietà ormai già stata conquistata, fu l’ultimo gradino di una scala che Michele coronò con l’incontro con la Gialappa’s, i cui show si sono rivelati perfetti per far funzionare la pungente e mai banale dello showman siciliano. Eppure, in un’intervista a “Gente” nella quale ha ripercorso la propria carriera, Foresta ha svelato un particolare inedito riguardo ai propri esordi, quella di aver lavorato in locali per scambisti.
Il Mago Forest allo scoperto: “Ho lavorato in locali per scambisti”
Proprio così, locali per scambisti, tutt’altro che rari nella “Milano da bere” di fine anni ’80: “Non era una cosa così inusuale a Milano in quegli anni – ha rivelato Foresta – Quando vai in un locale di scambisti lo sai perché sei lì. Ma l’atmosfera era molto elegante, con gente elegante, vestita bene. Sembrava di essere a una festa alla Eyes Wide Shut“.
Foresta ha poi aggiunto un dettaglio tutt’altro che prevedibile sul proprio carattere, che lo ha condizionato non poco nei primi anni di carriera, quando era ormai chiaro che il suo talento lo avrebbe portato lontano: “Io mi riconosco nella categoria del timido. La cosa che mi viene meglio è fare lo spettatore. Se potessi, non andrei sul palco“.
“Potendo non andrei mai sul palco”: la rivelazione di Michele Foresta
Timido al punto da rifiutare un ingaggio di prestigio…: “Riesco ad andare sul palco solo perché mi nascondo dietro la corazza del mio personaggio – ha aggiunto – Pensate che ho rifiutato Domenica In… Mi sentirei a disagio a parlare di me stesso. Sembro birichino, irriverente e un po’ scorretto, ma in realtà sono un timido bambino di Nicosia che ha paura a parlare con gli altri. Mia madre mi raccontava così“.