“L’ipocrisia mi fa schifo”: Arisa e il duro sfogo contro una collega | È guerra
Il Roma Pride e le discussioni… in musica: dopo l’affondo di Elodie l’evento del 10 giugno fa scoppiare un’altra polemica tra due protagoniste della canzone italiana
Si scrive Roma Pride, si legge scontro aperto nel mondo della musica. Anche alla vigilia per l’evento del 10 giugno a Roma hanno tenuto banco le polemiche di contorno, con ancora una volta alcune delle cantanti italiane più in vista come protagoniste indiscusse.
Dopo la ferma presa di posizione di Elodie che, già madrina dell’edizione 2022, ha ribadito la propria vicinanza agli organizzatori dell’evento esprimendo parole molto dure circa la vicenda della revoca del patrocinio da parte della Regione Lazio, a infiammare i social e non solo è stato il durissimo botta e risposta tra Paola Iezzi e Arisa.
La cantante milanese, insieme alla sorella Chiara, è stata scelta come madrina del Roma Pride 2023 e durante la conferenza stampa di vigilia non si è sottratta ad un commento sulle parole pronunciate da Arisa, storica sostenitrice dei diritti della comunità Lgbtq+, ma dichiaratasi favorevole ad alcune posizioni del primo ministro Giorgia Meloni.
Due posizioni non conciliabili? Secondo Paola sì: la cantante milanese ha tuttavia cercato di comprendere il punto di vista di Arisa, pur non risparmiando critiche alla collega: “Gli artisti, spesso, vivono con la paura di non lavorare, ma quello che conta è parlare dei veri valori del Pride” le parole di Paola.
Arisa e la durissima risposta a Paola Iezzi: “Mi hai infamato”
Un riferimento che ha fatto letteralmente infuriare Arisa, la cui replica via social è stata durissima: “Io avrei cercato il buono e di mettere pace – ha scritto ‘Ari’ dopo aver riportato il video delle dichiarazioni di Paola – È quello che cerco sempre di fare… Ecco perché mi trovo nei guai. Invece tu ti sarai presa dei bellissimi applausi mentre infamavi una tua collega. E dicevi delle cose non vere su di me. Mi piacerebbe che avessi veramente l’intervista. Se avessi visto l’intervista avresti capito che mi piace la Meloni ma anche che sono a favore dei matrimoni e adozioni per persone dello stesso sesso. Questo fa di me, comunque, una persona che sostiene i diritti Lgbtq+, cara. Dovresti informarti”.
Paola ha inoltre sostenuto che ad Arisa manchi un po’ di “self confidence“, accusa prontamente respinta al mittente: “Non ho self confidence? Vediamo. Ho paura di non lavorare? No, tesoro mio. Forse tu hai paura di non lavorare, per questo sei schiava di certe cose. Io non sono schiava di partito, di una comunità, non sono schiava di niente. Io amo senza paletti. Amare significa anche dire di no”.
Arisa-Paola Iezzi, che rissa sui social: “Non salutarmi”
Le ultime parole dell’affondo di Arisa non sembrano lasciare spazio ad un chiarimento, almeno a breve: “Se mi incontri per strada, tesoro, non mi salutare. L’ipocrisia mi fa schifo, la gente ipocrita mi fa schifo. Prima o poi la verità verrà a galla. Cresci e soprattutto impara non si parla male degli altri quando non ci sono e non possono difendersi. Hai quasi cinquant’anni, ancora non hai imparato a vivere”.