“Strappo violento”: Paolo Brosio, lacrime in diretta televisiva| Un dolore atroce
Paolo Brosio non trattiene le lacrime e fa una confessione davvero dolorosa che gli ha provocato una sofferenza atroce
Uomo o donna, adolescente, giovane o maturo. L’età non conta quando la vita ti mette davanti a un evento lacerante come la perdita della propria madre, che può lasciare effetti permanenti nella vita di una persona, anche se avviene in età avanzata.
Ne sa qualcosa Paolo Brosio, che con la madre Anna, scomparsa lo scorso 18 aprile a 102 anni, aveva sviluppato un legame fortissimo, divenuto di dominio pubblico negli anni ’90, quando le loro apparizioni in tv insieme dagli stadi nel corso di “Quelli che il calcio” aveva contribuito a consacrare la popolarità del giornalista, diventato famoso in quegli anni come inviato del Tg4, ma anche della stessa signora Anna.
Tifoso della Juventus Paolo, milanista la madre, il duo contribuì al successo delle prime edizioni della trasmissione all’epoca condotta da Fabio Fazio, la cui popolarità fu favorita proprio dalla presenza di inviati speciali, vip e non, nei panni di tifosi, che alla domenica potevano far trasparire la fede per la propria squadra.
Ancora distrutto per il dolore della perdita della carissima madre, Paolo Brosio ha ricordato quegli anni senza poter trattenere l’emozione ospite di “Oggi è un altro giorno”, il salotto quotidiano di Rai Uno condotto da Serena Bortone: “Noi siamo sempre stati molto spontanei e semplici, come appariva in tv. Solo negli ultimi anni abbiamo vissuto nello stesso palazzo, ma il nostro legame c’era, anche quando eravamo lontanissimi”.
Paolo Brosio e il ricordo inconsolabile della madre: “Avrei voluto vederla un’ultima volta”
Lo strazio di Brosio in tv si è fatto insopportabile quando il giornalista ha parlato dell’ultimo saluto dato alla madre: “L’ho salutata il giorno prima. Lei dormiva, io dovevo partire, ma ho sentito una voce che mi ha spinto a tornare indietro, a salutarla meglio, e a pregare per lei”. Poi la situazione è precipitata in maniera improvvisa e irreversibile: “Volevo vederla per un’ultima volta, ho chiesto ai medici e infermieri di farmi una videochiamata con Whatsapp, non respirava più, e ho visto il momento in cui è spirata”.
Classe ’56, astigiano, Brosio ha sempre lavorato nel mondo del giornalismo, riuscendo spesso a coniugarlo con l’altra grande passione della propria vita, lo sport ed in particolare il calcio, se è vero che a inizio carriera, prima di indossare i panni del tifoso a “Quelli che…” Brosio lavorò come ufficio stampa per il Pisa calcio nei ruggenti anni della gestione di Romeo Anconetani.
Paolo Brosio e la scoperta della fede grazie a mamma Anna
Brosio si è sposato due volte ed altrettante ha divorziato e non ha mai avuto figli. Una lacuna di cui il giornalista ha parlato a “Oggi è un altro giorno”, parlando dl dolore per non aver reso nonna la cara mamma, così come del profondo avvicinamento alla fede iniziato nel 2008, dopo il secondo divorzio e favorito proprio dalla madre: “Sono stato fortunato rispetto a molti altri, ringrazio Dio e la Madonna per aver avuto mia madre così a lungo nella mia vita. Mi dispiace non averle dato la gioia di una famiglia”.