Alessandra Facchinetti, l’incubo del sequestro: “Mi manca il fiato”
La figlia di Roby Facchinetti, Alessandra, ha raccontato in una intervista gli attimi drammatici vissuti: ecco cosa ha detto
Vi sono degli avvenimenti che fanno fatica ad essere raccontati ma soprattutto ricordati, soprattutto quando si tratta di momenti davvero molto drammatici e sofferenti. A confessare quanto è accaduto è stata Alessandra Facchinetti, la figlia di Roby Facchinetti, voce principale della band i Pooh. La donna ha voluto raccontare l’incubo vissuto qualche mese fa che l’ha segnata per sempre.
In molti non ne avranno mai sentito parlare, in realtà Alessandra Facchinetti, figlia di Roby Facchinetti e sorella di Francesco, è un nome di spicco nel mondo dell’alta moda. La donna è al vertice di moltissime collezioni dei brand più influenti nel mondo come Tom Ford, Gucci, Valentino e così via.
Ha girato il mondo, raccontando la sua bellissima esperienza a New York e in Cina: “Volevo vivere a New York, sono partita però poi ho capito che abitarci non fa per me: gli amici devi contattarli via email e prendere appuntamento, nei bar nemmeno ti salutano o, se ti salutano, sono saluti fintissimi. Sono partita di nuovo: Cina, Corea, Indonesia. Una grossa realtà cercava chi insegnasse ai propri designer un nuovo modo di lavorare, a vedere le cose all’italiana. Una nuova avventura a cui tengo molto”.
Nonostante la sua carriera brillante, Alessandra Facchinetti ha raccontato in una intervista un momento davvero sofferente e triste vissuto nella sua famiglia che l’ha cambiata per sempre.
Alessandra Facchinetti e l’incubo vissuto
La figlia di Roby Facchinetti ha vissuto un incubo che le ha causato una grandissima sofferenza e che, ancora oggi, non è riuscita a superare. Qualche mese fa, suo papà è stato sequestrato e rapinato in casa, un episodio che ha segnato per sempre la vita della giovane esperta di moda. Da qualche tempo vive a Milano, ma non si sente più sicura, complice anche l’episodio che ha coinvolto per l’appunto suo padre.
In una intervista al Corriere della Sera ha confessato: “Quando esco di casa sto attenta alla borsa, d’istinto mi guardo le spalle. Anche di giorno, soprattutto in centro. La scorsa settimana a un mio amico è stato puntato il coltellino. Via Sant’Andrea, pausa pranzo”.
Circa la rapina e il sequestro di suo padre, Alessandra lo descrive come un incubo. Ha rivelato: “Uno choc. Se ci penso mi manca il fiato. Erano le nove di sera e mi telefona Francesco, che aveva una call di lavoro per Sanremo con papà. Spiega: ho chiamato tutti e non risponde nessuno. Ho iniziato a telefonare anche io. Non lo sapevo ma in quel preciso momento i rapinatori erano con loro (la famiglia è stata minacciata e sequestrata per 35 minuti, ndr). Agghiacciante”.